"cibologia" nasce per insegnare che il cibo e la sua manipolazione, sia in fase di preparazione che di consumo, sono strumenti indispensabili per star bene e acquisire consapevolezza di se`, esteriore e interiore. "cibologia" studia il rapporto che c`e` tra il corpo, il cibo e i nostri sensi. nel laboratorio di cucina, in cui le mani dell`artigiano-cuoco diventano pensanti, si impara, a tutte le eta`, come nutrire il nostro cervello e si sviluppano apprendimenti fondamentali per la crescita e il benessere, nostro e dei nostri commensali. assumere il cibo, infatti, da atto di nutrimento diventa il gesto sociale per eccellenza, il segno della comunita` in cui ritrovarsi, fare memoria, fare festa; la tavola diventa luogo di comunicazione, scambio, comunione. e per questo che mangiare e` molto piu` di nutrirsi. non e` un caso che l`azione del nutrirsi abbia acquisito spesso un valore simbolico tale da rivestire addirittura un carattere sacro. "cibologia" vede nel cibo un atto di responsabilita` in cui l`uomo si umanizza attraverso il processo del vivere col cibo, se e` in grado di stupirsi, conoscerlo, coltivarlo, prepararlo, distribuirlo, condividerlo. anche la salute, in questo volume, viene vista come espressione di un impegno personale doveroso verso se` e verso gli altri che richiede attenzione alla vita e alla relazione che impostiamo con essa. i sette laboratori di "cibologia", uno dedicato allo sviluppo degli apprendimenti rivolto anche a ragazzi diversamente abili, uno rivolto all`alimentazione dei piu` piccoli, quattro a tematiche inerenti alla salute e uno al senso del rituale religioso, approfondiscono questi argomenti con l`intenzione di divulgarne i significati e l`applicazione pratica. lo chef sartini nella prefazione al volume definisce la cibologia "una scienza non scienza", riconoscendosi come cibologo perche` da sempre cuoco-artigiano che porta con se` la propria storia e tutte le memorie biologiche del cibo che cucina e del territorio a cui quel cibo |