si chiedeva anna achmatova. se lo chiedera` anche il lettore di queste ottave, un ciclo di liriche prodigiose nate in gran parte nel novembre 1933, e dunque quasi contemporaneamente al celebre epigramma contro stalin, , dove parlavano la rabbia e l`orrore del suddito. solo cosi`, dopo aver pagato il tributo a un presente in cui il potere non si limita ad asservire, ma pretende anche di spiare nelle menti degli schiavi, mandel`s?tam e` libero di inoltrarsi nel non-tempo e non-spazio della lirica pura. in un`epoca che promette e celebra il , le ottave di mandel`stam ( le definiva) portano il lettore indietro, sempre piu` indietro, in un universo incorporeo, rarefatto, dove la creazione si sta ancora compiendo - e coincide con la nascita della parola poetica. |