ci sono persone che restano con noi anche quando se ne sono andate, e a volte basta un gesto minimo, tuo figlio che si sfiora le labbra con un dito mentre gioca, per ricordarti che non sei mai riuscito ad archiviarne il ricordo. e quello che succede a luciano: il pensiero corre subito ad alex, il suo capitano di vent`anni prima. stesso campo, stesso amore, il rugby. alex, forte, generoso, cuore della squadra e mattatore dello spogliatoio, alex, il campione che li aveva abbandonati troppo presto. sei amici, fratelli in campo e nella vita. sembravano indivisibili. invece erano rimasti in cinque e avevano finito col perdersi. oggi, superati i quarant`anni, a unirli c`e` una ferita che non si e` mai fatta cicatrice. ma quando il passato torna a presentare il conto con quella che sembra una strana convocazione, e` come se l`amicizia che li legava da ragazzi non si fosse mai spenta. e la miccia, l`inizio di un viaggio inatteso e necessario che permettera` a ciascuno di loro di ritrovare l`altro, restituendo un senso doloroso ma pieno allo schiaffo che li aveva colpiti e disorientati. con "semplice" giorgio terruzzi ci racconta gli inciampi e la forza dei sentimenti dell`adolescenza, e ci ricorda che c`e` sempre tempo per riscoprire un`amicizia autentica, perche` una squadra che ha lottato davvero non abbandona nessun compagno. |