nato a monticiano (siena) nel 1948, carlo petrini e` stato uno dei piu` noti calciatori degli anni settanta. dalle giovanili del genoa, passo` al lecce (serie c, 1965-66), torno` al genoa (serie b, 1966-68), quindi comincio` l`avventura professionistica ai vertici del calcio italiano come centravanti: al milan di nereo rocco (1968-69), al torino (1969-70), al varese (1971-72), al catanzaro (1972-74), alla ternana (1974-75), alla roma di nils liedholm (1975-76), al verona (1976-77), al cesena (1977-79), e approdo` infine al bologna (1979-80). nella primavera del 1980 risulto` coinvolto nello scandalo del calcio-scommesse: a petrini venne inflitta una pesante squalifica che in pratica mise fine alla sua carriera. in questa autobiografia, sincera fino a essere spietata, petrini racconta quello che "nel calcio si fa ma non si deve dire". tutte le miserie che ha conosciuto e vissuto in prima persona - come protagonista, o come testimone - all`interno di un mondo dorato ma permeato di ipocrisia: i pareggi "concordati" e le partite "vendute", il doping e l`espediente per eludere i controlli, i soldi "in nero" e le sfrenatezze sessuali. non manca il racconto di alcuni retroscena inediti dell`epocale scandalo del calcio-scommesse. una coraggiosa auto-confessione nella quale l`autore ripercorre inoltre le sue peripezie extra-calcistiche successive: le amicizie "pericolose" e un crac finanziario, la fuga all`estero e gli anni di solitudine e di paura, l`indigenza e le malattie, fino alla morte del figlio. |