e` una delle risposte che fornisce, quando lo si interroga, l`i ching, l`antico libro oracolare cinese. seguendo questa preziosa indicazione, emmanuel carre`re e` partito innumerevoli volte, con una meta e uno scopo sempre diversi (e non necessariamente scelti da lui): e` andato nella romania del dopo ceausescu sulle tracce del conte dracula, nei tribunali della a seguire processi per atroci delitti, nella russia di putin a immergersi nell`infinito caos del postcomunismo, al forum di davos a con i potenti della terra, nel nord dello stato di new york a incontrare il fantomatico - imbattendosi non di rado in storie e personaggi sorprendenti, e a volte sconvolgenti, che avrebbero offerto materia a l`avversario, un romanzo russo, limonov. negli stessi anni faceva anche altri viaggi, per cosi` dire, attorno alla sua mente: inventando soggetti di film che non avrebbe mai girato, riflettendo sul proprio modo di fare letteratura, scoprendo libri folgoranti o rileggendone altri immensamente amati. questo, e molto altro, e` cio` che troviamo nei testi qui raccolti, molto diversi tra loro eppure legati da un tono riconoscibilissimo e peculiare - a riprova di quanto carre`re ha sempre sostenuto, ossia che gli sembra vano contrapporre letteratura e giornalismo, e quel che gli importa e` scrivere un reportage nello stesso modo in cui scrive i suoi libri: . quella che ci viene offerta qui e` insomma una fondamentale via di accesso al laboratorio dell`autore. e soprattutto un appassionante autoritratto involontario. |