liborio parla cosi`. ed e` cosi` che pensa. a sedici anni ha dovuto lasciare il messico, una terra che non gli ha dato nulla se non pena e istinto di sopravvivenza, in seguito a una rissa in cui, puro incidente, ha ucciso qualcuno. e fuggito sulla rotta seguita da tanti altri, superando a nuoto il rio bravo, e dal quartiere gringo nel quale e` precipitato ora ci racconta la sua avventura. in questo romanzo d`esordio aura xilonen inventa una lingua nuova e potentissima per tratteggiare una storia in cui non c`e` nulla di inventato: veri sono i problemi sociali, vera la solitudine, vera la miseria dei migranti in un paese dove sempre e sempre di piu` sono costretti ai margini; ma veri sono anche l`amore, gli incontri, i piccoli miracoli cui vanno incontro. liborio e` un concentrato di tutto questo, ed e` nel suo vernacolo colorato e vivacissimo, pungente, efficace che ci descrive i vuoti e le infelicita` dell`infanzia, l`arrivo nella e il primo impiego clandestino in una piccola libreria che lo nutre di parole incomprensibili e stupende al tempo stesso. fino all`incontro con aireen. e per lei, oltre che per se stesso, che liborio vuole resistere, e saranno i pugni e i guantoni a indicargli la strada: li`, sul ring, il campione e` lui. |