Berlino, 1989. dj darky e` nero, viene da los angeles e ha un sogno: trovare charles sione, in arte schwa, mitico musicista dell`avanguardia jazz, e fargli suonare il suo perfetto beat. il muro cadra` a breve e una nuova citta` lo aspetta, sterminata e pullulante di vita: va scovato il suo cuore pulsante, ne va colto il battito, va fatto proprio. un`arteria tra tutte gli balza agli occhi, indicando la meta: un locale in cui si la musica, lo slumberland bar, dove si fa assumere come jukebox sommelier. in quei pochi, fumosi metri quadrati di impiantito sporco e ritmo perfetto, si apre cosi` una nuova stagione di ascolto: un`educazione acustica, politica e sessuale che via via annette territori inediti, nuovi gusti musicali, nuove memorie fonografiche. nel frattempo, come un caldo giro di basso che s`insinua lungo le strade vivaci della citta`, dj darky passa da un letto tedesco all`altro mentre affila le armi di un`ironia argomentativa che non ammette limiti: sulla negritudine in quegli anni in america e in europa, sulle relazioni tra uomini neri e donne bianche, sulla musica jazz e techno, sulla condizione dei tedeschi dell`est dopo l`unificazione e quella degli afroamericani dopo le battaglie per i diritti civili. paul beatty, una delle voci piu` pungenti d`america, ci regala un irresistibile sound letterario, un graffiante ritratto delle contraddizioni di quegli anni, ma soprattutto un atto d`amore per la musica, a suo vedere l`unica cifra con cui e` possibile misurare la realta` e la vita. |