scrive drummond de andrade di clarice lispector. ed e` proprio in un misterioso universo personale - un universo labirintico e lacerato - che il lettore viene come risucchiato dalla voce, visceralmente femminile, che in queste pagine tenta di dire l`indicibile, di entrare in contatto . attraverso uno sregolato, impetuoso flusso di coscienza la lispector ci fa percepire, in modo quasi fisico, impressioni e visioni di travolgente intensita`, usando una lingua che sembra inventare continuamente se stessa, il cui fascino risiede nella sua stranezza e le cui ferite sono il suo punto di forza. testo estremo di un`artista estrema, "acqua viva" costituisce il raggiungimento della maturita` della sua autrice: un assolo ammaliante, in cui tornano i temi ricorrenti in gran parte dell`opera della lispector - la natura e i suoi sfaccettati simbolismi, lo specchio e la rifrazione obliqua, il male e la morte, l`incomunicabilita` fra amanti - spinti all`incandescenza, senza che mai, ai suoi incantesimi, ci sia dato sottrarci. |