"malamore e` un libro del 2008 e ha una forza che cresce col passare degli anni: cresce perche` resta intatta, nel tempo, la vera domanda che lo anima. e la domanda non e` perche` gli uomini si sentano tanto spesso autorizzati a esercitare violenza - verbale, fisica, psicologica - sulle donne che sostengono di amare. la vera questione - mi pare, piuttosto - e` perche` le donne non siano in grado di respingere la violenza, quando la riconoscono. cosa le induce, cosa ci induce a sopportare il crescendo di umiliazioni, le piccole angherie domestiche, le prepotenze pubbliche che sempre preludono a un epilogo tragico? cosa ci fa credere di poter cambiare, accogliere, domare la minaccia? c`e` una sorta di presunzione, dice l`antica favola che apre questo libro: la topolina si innamora del gatto, convinta che lo rendera` vegetariano. c`e` un oscuro sentimento profondo che si nutre di sensi di colpa, raccontano le tante storie di donne - celebri, anonime - che come stelle cadenti illuminano la scena del delitto. esercizi di resistenza al dolore, recita il sottotitolo. forse la chiave e` qui: nella confidenza che le donne hanno col dolore, la palestra che serve a trasformarlo in forza. ciascuno trovera` la sua risposta, leggendo. trovera` qualcosa della sua storia e forse il coraggio di guardarla negli occhi. se accadesse anche una volta sola, e` per quella volta che ho scritto questo libro." (concita de gregorio) |