nel 1937, su invito della lega austriaca del lavoro, robert musil tiene una lunga e arguta conferenza sul tema della stupidita`. fin dalle prime battute, questa caratteristica degli umani, cui generalmente si attribuiscono connotazioni negative, rivela qualita` insospettate: "se la stupidita` non assomigliasse tanto al progresso, al talento, alla speranza e al miglioramento... nessuno vorrebbe essere stupido". per musil, infatti, si possono distinguere due tipi diversi di stupidita`: l`una onesta e schietta, dovuta a un intelletto debole, e l`altra, un po` paradossalmente, segno di intelligenza. "di tanto in tanto siamo tutti stupidi. di tanto in tanto siamo addirittura costretti ad agire alla cieca, almeno in parte, altrimenti il mondo si fermerebbe." |