. guido barbieri, professore di storia in pensione, non ha dubbi: si tratta di angela pozzi, scomparsa a 17 anni nel lontano 1965. una ragazza della quale lui, diciottenne, era follemente innamorato. ma sembra che la morte di angela pozzi interessi solo a lui e di riflesso alla figlia laura, giornalista di un`emittente televisiva. la magistratura ha infatti gatte da pelare molto piu` urgenti e pressanti. sara` pero` un nuovo inaspettato delitto a richiedere l`intervento deciso di daniele ferrazza, un commissario di polizia giudiziaria che nutre per laura un interesse non soltanto professionale. il commissario si trovera` ad affrontare un caso oscillante tra passato e presente, all`apparenza indecifrabile. tanto indecifrabile da sfuggire ai canoni classici dei fatti di sangue. la vera protagonista del romanzo e` come sempre milano, con la trasformazione che ha subito, dagli anni sessanta ad oggi, da citta` industriale a citta` di servizi multietnica, dove sono scomparse le latterie, i trani, il fumo delle ciminiere e lo smog delle caldaie a carbone, lasciando il posto ad asettici uffici, al proliferare dei media, al trionfo del digitale. una mutazione nella quale si specchia il rapporto non facile tra un padre cresciuto sull`onda ideologica di un novecento che non c`e` piu` e una figlia pragmatica e interamente dedita alla carriera professionale, e nella quale la presenza ingombrante dei media nei casi giudiziari diventa la normalita`. "oggi i processi si fanno in televisione", commenta uno dei personaggi. una realta` del nostro tempo che |