fin da quando era molto giovane, andy ha sognato parigi: il luogo in cui le "abitudini", tiranne implacabili nella sua milano, possono finalmente essere sconfitte; il luogo in cui la letteratura e` qualcosa di concreto, che si incontra in bilocali affollati o fra i tavolini di un bar; e il luogo, certamente, dove vivono le parigine. ma i miti giovanili sono per loro natura destinati a crollare, e forse e` proprio nel conseguente spaesamento che si puo` arrivare a una specie di "maturita`", all`accettazione dello spaesamento stesso, alla costruzione di rapporti reali, quindi incerti, coi luoghi, con le persone. il narratore di questo romanzo si mette impietosamente in scena in prima persona, e il suo costante, inquieto rimuginare su se stesso, sulla sua relazione con una citta`, sulle storie d`amore che nascono, finiscono o semplicemente si immaginano, queste riflessioni al tempo stesso lucidissime e stralunate arrivano a toccare, con grande leggerezza, le corde piu` profonde dell`esistenza, quelle legate agli affetti fondamentali e alle nostre piu` intime aspirazioni alla felicita`. con una scrittura perennemente tesa, percussiva e raziocinante, capace di alternare con incredibile coerenza avventure picaresche e ragionamenti incisivi, sempre venati dell`ironia di chi sta constatando la comica insensatezza delle cose e la natura mai del tutto chiara, mai del tutto autentica dell`essere umano. |