a lungo l`umanita` si e` considerata perfetta, attribuendo le proprie eventuali de`faillances all`alienazione portata dalla tecnica o all`azione di entita` arcane e malvage come il capitale e l`europa. ma sarebbe bastato un esame di coscienza per capire che il problema era un altro: l`imbecillita`, dentro e fuori di noi. l`imbecillita` e` una cosa seria, a cui sinora non si e` dato che uno sguardo distratto, come fosse una cosa per pochi e, soprattutto, per altri. non e` cosi`, e, appena ce ne accorgiamo, i conti tornano, nell`economia, nella societa` e nella storia. parte da qui l`irresistibile riflessione del filosofo su questa imbarazzante caratteristica dell`umano. ce n`e` per chiunque: per i titani del pensiero, per i giganti indiscussi della letteratura, per i protagonisti della storia universale. l`umano, insomma, e` essenzialmente (e non accidentalmente) un imbecille. ed e` di qui, solo di qui, dal sentirci tutti lambiti dalla grande ala dell`imbecillita`, che ha origine il progresso, la lunga avanzata dell`umanita` verso il bene - ossia, la sua fuga senza fine dall`imbecillita`. |