"c`e` qualcosa di profondamente sbagliato nel nostro modo di vivere, oggi. per trent`anni abbiamo trasformato in virtu` il perseguimento dell`interesse materiale personale: anzi, ormai questo e` l`unico scopo collettivo che ancora ci rimane. sappiamo quanto costano le cose, ma non quanto valgono. non ci chiediamo piu`, di una sentenza di tribunale o di una legge, se sia buona, se sia equa, se sia giusta, se sia corretta, se contribuira` a rendere migliore la societa` o il mondo. erano queste, un tempo, le domande politiche per eccellenza, anche se non era facile dare una risposta. dobbiamo reimparare a porci queste domande. abbiamo visto come lo spettro del terrorismo sia sufficiente a seminare lo scompiglio in democrazie stabili. i cambiamenti climatici avranno conseguenze ancora piu` drammatiche. le persone saranno costrette a far ricorso alle risorse dello stato, si rivolgeranno ai loro leader e rappresentanti politici per chiedere protezione: le societa` aperte torneranno a ripiegarsi su se stesse, sacrificando la liberta` in nome della `sicurezza`. la scelta non sara` piu` fra stato e mercato, ma fra due tipi di stato. spetta a noi, dunque, riconsiderare il ruolo del governo. se non lo faremo noi, lo faranno altri." |