16 aprile 2013, una sera qualunque. lucia, una giovane avvocatessa di pesaro, torna a casa dopo essere stata in piscina. ad attenderla, dentro il suo appartamento, trova un uomo incappuccialo che le tira in faccia dell`acido sfigurandola. le ustioni, devastanti, corrodono anche il dorso della sua mano destra. quella stessa notte viene arrestato come mandante dell`aggressione luca varani, avvocato, che con lucia aveva avuto una tormentata relazione troncata da lei nell`agosto del 2012 e che, secondo la magistratura, aveva assoldato per l`agguato due sicari albanesi, pure loro poi arrestati. come avviene in molti, troppi episodi di violenza contro le donne, anche in questo caso e` stato l`abbandono a innescare la miccia del risentimento. lo schema e` purtroppo "classico": il possesso scambiato per amore, la rabbia che diventa ferocia, fino all`essenza della crudelta`: l`acido in faccia. in questo libro lucia annibali ripercorre la sua storia con quell`uomo, dal corteggiamento al processo ("il tempo con lui e` stato una bestia che digrignava i denti e io mi lasciavo sbranare"); passa in rassegna i momenti dell`emozione e quelli della sofferenza; racconta l`acido che scioglieva il suo viso ("un minuto dopo la belva era ammaestrata") e poi i mesi bui e dolorosissimi, segnati anche dal rischio di rimanere cieca. per la sua tenacia, la sua determinazione e il coraggio di mostrarsi, oggi lucia e` diventata un`icona, punto di riferimento per tutte le altre donne... |