"e uscita una nuova bambola, una specie di barbie, pero` racchia. la barbie cessa. la barbie cozza. ha la cellulite, le smagliature, le cicatrici e i brufoli adesivi che puoi appiccicarglieli addosso. ma la cellulite non si stacca... volevo dirlo al `barbaio`, al `barbigrafo`. magari si staccasse! la cellulite non la togli neanche con il raschietto per levare il ghiaccio. manco se ti entra chiellini in scivolata... e poi c`e` questa moda delle cose automatiche in casa. che si accendono da sole. tu non devi fare piu` niente, fanno tutto loro. peccato che scleri. siamo tutti pieni di ipad, iped, ipod, imerd, e di` se trovi una presa della corrente per attaccare il caricabatteria, che tra l`altro la batteria si scarica in un quarto d`ora. se ti va di lusso, di presa ne trovi una dietro l`armadio, che devi spostare un quattro stagioni da sola e incastrare la testa tra l`anta e il muro." non viviamo certo nel mondo delle favole. ma se la prendiamo con la giusta ironia, anche la situazione piu` balenga puo` conquistare a suo modo un lieto fine. perfino la start up che trasforma la cacca in energia elettrica, la preoccupante pening review, i trattamenti di bellezza della signora beckham alla placenta di pecora e scaglie d`oro e quelli per far ricrescere a strappo i capelli ai calvi. perfino la pietra giapponese che fa sparire le emorroidi, le tette al sale, il walter del moscerino e la jolanda alla lavanda, la sonda schiaparelli che si sparpagna su marte, il ciao ciao alla pensione, la brutta piega della brexit e il ciuffo di donald trump. luciana littizzetto ci aiuta a sviluppare una sorta di resistenza, di resilienza, alle follie del nostro mondo. lo fa da campionessa della satira e dello sberleffo, mettendo i puntini sulle "i" di imbecilli. |