come tutte le grandi storie, "un canto di natale" ci accompagna da sempre, e sempre sa ritrovare le parole per parlarci: una fiaba da raccontare ai bambini e da rileggere da grandi, una storia di paura, di morte ma anche di solidarieta` umana, di fantasmi grotteschi che si sfumano e si frammentano nel sogno e nell`incubo privato, un grande ritratto di solitudine e di vecchiaia e di una citta` degradata, e soprattutto un magico regalo di natale che trasforma il gelo e il buio dell`egoismo e dell`avarizia nel calore di un sorriso e di una festa per tutti. riprendendo fra le mani "un canto di natale" ritroviamo figurine dimenticate, scopriamo luci e colori nuovi, mentre altri inspiegabilmente li abbiamo persi. ritornano alla memoria, alla rinfusa, il batacchio della porta con il volto di marley, il tacchino fumante, il carro da morto sulla scala gelida, e perfino lo zio paperone di disney, uncle scrooge, diretto discendente dello scrooge di dickens. ma se nessuno puo` toglierci il piacere di questi frammenti di ricordi, e` pur vero che le forme in cui un testo si sedimenta nella memoria ci allontanano dalla sua specificita`, dal senso di una origine e di una appartenenza. questa "edizione speciale" di "un canto di natale" vuole aiutarci a ritrovare in noi il senso di tale appartenenza. "speciale" e` la presenza del testo originale inglese, che ci restituisce il dono impagabile di una scrittura che tocca i registri piu` svariati del grottesco e del comico, del tragico e del sentimentale. |