nel sud-ovest dell`andalusia, lungo le rive del fiume guadalquivir, tra siviglia, jerez de la frontera e cadice, c`e` una zona sacra, la terra promessa dei gitani. li`, ballare, suonare, cantare il flamenco e` naturale come respirare o imparare a camminare. da questi luoghi proviene manuel el negro, cantaor gitano, la grazia in persona, un vortice di emozioni e inquietudine in una voce ammaliante senza confini, che non puo` essere ingabbiata, vincolata, braccata. la sua vita e` il flamenco. sara` il suo grande amico melchior a raccontarci di lui, lo accompagnera` nella sua ascesa, nei suoi successi, fallimenti e nei rovesci della sorte. perche` i gitani lo sanno: l`arte non si comanda. consacrarvi tutta la vita significa accettarne anche i rischi. questa e` la storia di un`amicizia nell`universo del flamenco che e` molto piu` che una musica: e` memoria di un popolo, uno stile di vita, una visione incantata del mondo, nutrita da migliaia di versi anonimi ereditati dalla tradizione; l`autore, che si e` immerso a lungo nella realta` gitana, ha saputo raccontarla reinventando la "lingua flamenca", la sua poesia, le rivolte, l`intensa emozione che l`anima. |