"uomo demoniaco e brillantissimo" diceva il necrologio di terence hanbury white, noto come tim agli amici e come t.h. al resto del mondo. erudito e letterato finissimo, inveterato misantropo, nonche` calligrafo, artigiano squisito e naturalista affascinato dal ferino, nel 1937 resto` avvinto da un trattato secentesco di falconeria e ordino` dalla germania un astore, il piu` coriaceo fra i rapaci, per dedicarsi, ignaro, al suo addestramento. questo libro e` la cronaca di quell`impresa temeraria: non un manuale, ma il racconto di un`esperienza profonda e lacerante, il tentativo di sottomettere all`uomo "una persona che non era un umano". il novizio non sapeva di avere a che fare con "un assassino" dai folli occhi di "un forsennato arciduca bavarese": eppure fra white, lo schiavo, e il suo tiranno, "l`orribile rospo aericolo" che per sei settimane lo impegnera` in un duello quotidiano, corre un vero "rapporto d`amore" perche` il primo falco tocca sempre il falconiere nel profondo, e la sua perdita gli causa "uno smottamento del cuore" che lascia senza respiro. |