dentro milano esistono tante citta`, e quasi inavvertitamente si passa dall`una all`altra. c`e` poi chi sceglie le zone di confine, come i navigli, a cavallo tra i locali della movida e il quartiere popolare del giambellino. proprio da quelle parti libera quarantasei anni portati magnificamente ha trasformato un vecchio casello ferroviario in una casa-bottega, dove si mantiene creando bouquet di nozze. e li` che vive con la figlia vittoria, giovane agente di polizia, un po` bacchettona, e la settantenne madre iole, hippie esuberante, seguace dell`amore libero. in una piovosa giornata di luglio, alla loro porta bussa una donna vestita di nero: indossa un lutto antico per la figlia misteriosamente scomparsa e cerca giustizia. il caso risale a tanti anni prima e, poiche` e` rimasto a lungo senza risposta, e` stato archiviato. eppure la vecchia signora non si da` per vinta: all`epoca alcune piste, dice, sono state trascurate, e se si e` spinta fino a quel casello e` perche` spera che la signorina poliziotta possa fare riaprire l`inchiesta. vittoria, irrigidita nella sua divisa, e` piuttosto riluttante, ma sia libera che iole hanno molte buone ragioni per gettarsi a capofitto nell`impresa. e cosi`, nel generale scetticismo delle autorita`, una singolare e`quipe di improvvisate investigatrici a dispetto delle stridenti diversita` generazionali e dei molti bisticci che ne seguono riuscira` a trovare, in modo originale, il bandolo della matassa. |