se la letteratura nasce quando qualcuno urla al lupo e il lupo non c`e`, e la fisica comincia quando qualcuno capisce come accendere il fuoco strofinando le pietre, la matematica quando nasce? la matematica nasce perche` gli esseri umani sono impazienti. torneranno i lupi, saranno piu` di noi? quanto ci vuole per accendere il fuoco con i sassi? gli esseri umani hanno bisogno di segnare il tempo, un prima un dopo. e per segnare il tempo si sono inventati i numeri: allineare sassolini uno dietro l`altro, annodare un filo, stabilire una successione. e questa la storia avvincente e vertiginosa che ci racconta chiara valerio, attraverso le vite di sette matematici - sei veri e uno finto. perche` la matematica e` una forma di immaginazione che educa all`invisibile, e allora ripercorrere le vite di chi ha cosi` esercitato la fantasia ci permette di capire quella grammatica che descrive e costruisce il mondo ricordandoci costantemente che siamo umani. per capire come janos bolyai, matematico, abbia risolto il problema delle parallele, bisogna tornare indietro di una vita, a farkas bolyai, suo padre, matematico. senza mauro picone, giovane matematico, sull`altopiano della bainsizza - lo stesso di emilio lussu - l`esercito italiano non avrebbe mai potuto fare la guerra. se alan turing, il risolutore di enigma, desiderava ardentemente essere una macchina, norbert wiener, il padre della cibernetica, non avrebbe mai e poi mai voluto essere un bambino prodigio: entrambi tuttavia progettavano automi. |