, attesta lo studioso joseph pearce nel suo catholic literary giants, . jonathan witt e jay w. richards provano, con hobbit party, a colmare questa lacuna.in un tempo in cui molti sono preoccupati che l`occidente stia scivolando verso una bancarotta non solo economica, ma anche morale e politica, gli autori dimostrano come tolkien - che si descriveva come uno hobbit - abbia tracciato, con le sue amate storie della terra di mezzo, una mappa verso la liberta`. a tal fine, essi attingono alla loro combinata esperienza in letteratura, scienze politiche, economia, filosofia e teologia per descrivere la visione tolkieniana dell`uomo, creato appunto per la liberta`, eppure sviabile cosi` tanto facilmentedalla brama di potere.l`universo fantastico de il signore degli anelli, del resto, non e` stato creato da tolkien per fornire ai suoi lettori una via di fuga dalla realta`. del nostro mondo, la terra di mezzo e` piuttosto un ritratto impressionista. uomini, elfi, nani e hobbit diventano l`occasione narrativa per mettere a fuoco alcuni dei grandi temi del nostro tempo: i limiti dello stato; il valore della proprieta` privata; il libero arbitrio e la tentazione del potere; la dottrina della guerra giusta; l`ecologia; l`amore e la morte. hobbit party e` il nome della festa che celebra le virtu` di frodo e della contea: la nobilta` d`animo, la verita` e la bellezza. |