"nessuno scrittore ha insegnato all`ortese questa callida acredine del discorrere, quella volatile furia e insieme quella macerazione labirintica che danno, fin dalle prime pagine, una letizia aspra, inquieta, insonne e insieme allucinatoria. il linguaggio letterario e` l`ultima e definitiva forma di incantamento, di carmen, l`ultima formula che agisce e costringe l`inesistente a esistere; e l`incantesimo dell`iguana, appunto, agisce. volendo, si puo` chiamare `romanzo` questo libro; ma forse e` inutile. ha qualcosa della fiaba, e insieme della ballata, della filastrocca, dell`incubo, del sogno, del delirio; appunto, e` un incantesimo che agisce." (giorgio manganelli) |