iris ha 79 anni, una figlia intelligentissima e antipatica, che parla esclusivamente con dio, e una nipote bellissima e ignorante, che trae vantaggio dalle passioni degli uomini. vive sola ed e` in ottima salute, ma quando, per risolvere una decorosa miseria ormai intollerabile, vende la nuda proprieta` della casa in cui abita, incomincia a pensare alla morte. e perche` ha scommesso sulla sua aspettativa di vita? lo chiede a carlo, lo psicoanalista che lavora al pianterreno e, da tre anni, prende il caffe` con lei al bar di fronte. carlo e` una buona conoscenza, una consuetudine, quasi un amico. e lui che le consiglia di tenere un diario per contenere e disinnescare quei sintomi minacciosi, iris esegue. prima e` cauta, racconta le sue paure per dominarle. ma poi finisce per raccontare anche altro. e si scopre innamorata di carlo. anche questo e` un sintomo, ma siamo portati a pensare che sia sintomo di una malattia giovanile. e cosi`? esiste una scadenza per l`eros, un inverno del nostro desiderio? oppure e` uno dei tanti stereotipi che ci obbligano a rinunciare alla vita? contro ogni previsione iris e carlo vivranno la loro storia d`amore, impareranno a guardarsi l`un l`altra, e a guardare il tratto di strada che devono ancora percorrere, approfittando della luce piu` suggestiva. quella del tramonto. con "piangi pure" lidia ravera racconta una storia struggente in cui l`eta` avanzata dei protagonisti diventa l`occasione per un rinnovato inno alla vita. |