questo libro e` l`incontro tra due spiriti bizzarri: uno, oltre cinque secoli fa, scrisse un poema eroicomico quando con l`epica non si scherzava, e come eroe si scelse l`antieroico morgante, che affronta gli infedeli al fianco del paladino orlando, ma armato solo di un possente batacchio. l`altro, ai giorni nostri, e` uno scrittore parmigiano, fine e attento lettore dall`apparenza distratta. quando il suo sguardo si posa come per caso sul capolavoro del pulci, da quell`incontro scaturiscono scintille e meraviglie, e la storia di orlando, margutte, astarotte, re carlo e i paladini si intreccia con mille altre storie, dal monsieur jourdain di moliere, innamorato della sua marchesa, all`eugenio onegin di puskin, da "charlie hebdo" ai discorsi di oscar luigi scalfaro. "voglio dire che il "morgante", oggi, per una stranissima combinazione temporale, e` come l`esplosione di quella lingua li`, regionale. dialettale. di quartiere e nello stesso tempo comprensibile a tutti." paolo nori sfoglia il "morgante", e luigi pulci si rivela un ilare maestro di contemporaneita`. |