"questo libro" annuncia benedetta craveri nella prefazione "racconta la storia di un gruppo di aristocratici la cui giovinezza coincise con l`ultimo momento di grazia della monarchia francese": sette personaggi emblematici, scelti non solo per "il carattere romanzesco delle loro avventure e dei loro amori", ma anche (soprattutto, forse) per "la consapevolezza con cui vissero la crisi di quella civilta` di antico regime ... con lo sguardo rivolto al mondo nuovo che andava nascendo". sfruttando, infatti, le qualita` migliori della loro casta "la fierezza, il coraggio, l`eleganza dei modi, la cultura, lo spirito, il talento di rendersi gradevoli" -, il duca di lauzun, il conte e il visconte di se`gur, il duca di brissac, i conti di narbonne e di vaudreuil e il cavaliere di boufflers non furono soltanto maestri nell`arte di sedurre, ma da veri figli dei lumi ambirono ad avere un ruolo nei grandi cambiamenti che si preparavano, e dopo il 1789 seppero affrontare le conseguenze delle loro scelte - la poverta`, l`esilio, perfino il patibolo - senza mai perdere l`incomparabile `panache` che li distingueva. a sua volta, con la "grazia somma della cultura, della curiosita`, del pensiero, della scrittura magnifica" che le e` stata riconosciuta dai critici, e ancor piu` dai lettori, l`autrice di "amanti e regine" percorre queste sette vite parallele fino all`evento in cui tutte convergeranno - la rivoluzione - e dopo il quale ciascuno degli "ultimi libertini" seguira` il proprio destino. |