cosa puo` combinare un uomo, sulla soglia dei cinquanta, da solo in citta` mentre moglie e figli sono al mare? per esempio, lasciarsi trascinare alla rocambolesca premiazione di un vecchio maestro del cinema, per poi infilarsi in lunghe discussioni - un occhio alla luna e uno alla birra - sul senso del tragico, la stabilita` delle orbite planetarie, i sentimenti post lavatrice e la ricerca della felicita`. con lui, un gruppo di sgangherati amici: giacomo che da promettente film-maker si e` ridotto a consegnare le pizze; paola che si sente "fuori mercato" a trentacinque anni e arrivera` a tentare un gesto estremo; luigi, artista affermato, che si caccia in una relazione pericolosa dietro l`altra. nessuno di loro e` davvero felice, per quanto si sforzi di vivere seguendo i propri sentimenti. ma in fondo chissa` quanta parte ha la volonta`, e quanta il caso, nelle nostre vite. e, soprattutto, quanta parte ha l`amore. sulla scia delle "attenuanti sentimentali", antonio pascale tratteggia con intelligenza e ironia il nostro tempo. attraverso episodi esilaranti e digressioni tanto puntuali quanto svagate, ci colloca nel centro esatto del racconto, di fianco al suo protagonista cosi` nevrotico e contemporaneo, cosi` sentimentale e forse tragico, cosi` simile a noi. "si`, lo ammetto, a furia di contemplare il cielo la felicita` era in notevole ritardo e gli eventi sentimentali, invece, sul punto di precipitare". |