dal 1977 al 1982 beppe viola scrive su "linus", la leggendaria rivista di fumetti, ma anche di cultura, satira e arte varia. nella rubrica "vite vere" gioca da battitore libero attingendo alla sua vena di umorista e di scandagliatore di vite, compresa la sua. si`, perche` ai pezzi di colore sull`attualita` di quello scorcio di anni tutt`altro che colorato, viola alterna irresistibili sketch tratti dalla sua professione di giornalista sportivo fuori dal coro e da quel mondo favoloso e stravagante di una milano "che non e` mai tardi". le vite vere, oltre che la sua, sono quelle di oreste del buono e dei colleghi di corso sempione, di rivera e di pozzetto, dell`avvocato agnelli e di pannella, di scommettitori clandestini e di giocatori incontinenti, dell`ernestino "sempre impiantato in galleria vittorio emanuele col suo bravo seggiolino, la sua bella valigetta vetrinesca, il suo cravattificio open, tipo wimbledon quando c`e` la bella stagione", della malpensa, una tipa che "balla senza appoggiare i piedi per terra, sembra che voli" o dei frequentatori dei giardinetti di viale argonne che, come sanno tutti a milano, stanno li` per "tenere insieme la nebbia fino all`alba e anche piu` in la`". con un`introduzione di stefano bartezzaghi e una nota ai testi di gino cervi. prefazione di enzo jannacci. |