un monologo, questo di roberto mussapi, che e` soprattutto il racconto sensibilissimo e ricco di figure e quotidiani eventi di un tempo remoto, quello dell`infanzia e della scuola, nel quale ognuno potra` godere della felicita` di ritrovarsi, di ritrovare il sentimento vivo di un passato, il proprio, nei suoi tratti piu` impressi nella memoria. ecco allora i nomi e i volti dei compagni di scuola, i temi in classe e le partite, la saggia regia educativa del maestro, al quale il poemetto e` dedicato: un personaggio centrale nella crescita dell`io narrante, il cui felice consenso diverra` un solido modello di riferimento. mussapi lavora su un doppio registro, e cioe` quello orizzontale, narrativo-prosastico del vero e proprio racconto, e quello verticale, lirico-meditativo, eppure a sua volta descrittivo e concretissimo, dei corsivi sull`universo e il suo aperto formarsi. un microcosmo dentro la vastita` del cosmo, un proiettarsi dell`uno nell`altro nel tempo non-tempo dell`umana memoria. |