al kat zet, la zona d`interesse, la vita scorre placidamente: madri che passeggiano con le figliolette, ricchi pasti serviti alla mensa ufficiali, tediosa burocrazia negli uffici, caldi incontri nelle alcove. tutto intorno un`altra vita, se questa e` vita, freme e spira, a centinaia, a migliaia, giu` per le fosse, su per i camini. ma qui, lungo il viale alberato della zona d`interesse, comprendente terreni, officine e centro residenziale delle ss, due amici d`infanzia, golo thomsen, ufficiale di collegamento fra l`industria bellica e il reich, e boris eltz, capitano valoroso e senza scrupoli, possono fantasticare sulle morbide forme della procace hannah doli, moglie dello spietato kommandant del campo, come in un qualunque caffe` del centro. il grottesco per parlare dell`orrore. amis affida quella dimensione a paul doli, che con i suoi tic, le sue ansie e le sue lascivie, incarna tutto l`assurdo del regime. della tragedia e` invece interprete szmul, capo dei sonderkommando, "gli uomini piu` tristi del lager". szmul il corvo del crematorio, szmul che traffica in cadaveri. e resta spazio, nel catalogo delle esperienze umane travolte dall`orrore, per l`investigazione dell`amore in tempo di strage, attraverso il racconto dei turbamenti passional-sentimentali dell`arianissimo golo, terza voce narrante del romanzo. ma puo` nascere qualcosa di buono sullo sfondo dei camini? |