il fratello minore delle celeberrime sorelle bronte, branwell, costituisce uno dei casi letterari piu` ingiustamente segnati da una assurda damnatio memoriae: autore, oltre che di pregevoli prose, di un cospicuo numero di liriche profondamente ispirate, intrise di sensibilita` romantica, ma disciplinate da un gusto severo della forma, si e` dovuto rassegnare a costituire anche dopo la morte una figura "in ombra" rispetto a un trio d`eccezione, perdipiu` al femminile. e l`unico caso in cui, nell`ottocento, un intellettuale viene sopraffatto da esponenti del gentil sesso. le parole con cui il giovane, in punto di morte, riassume la sua vita sono: "non ho fatto nulla di bello ne` di buono", e del resto di lui si era sempre detto senza pieta`: "branwell is a failure". questo volume di silvio raffo, poeta legato alla "tradizione" piu` di ogni altro infaticabile traduttore di poetesse anglo-americane, da emily dickinson a sara teasdale, restituisce finalmente allo sfortunato `bronte boy` il credito che gli spetta: in italia le sue opere non sono mai state tradotte, e questo libro viene a colmare una grave lacuna. |