sarebbe difficile, prima di aver letto questo resoconto di viaggio, immaginare la bellezza delle foreste pluviali della columbia britannica, dei picchi innevati dei vulcani della penisola dell`alaska, o dei poderosi ghiacciai che scendono dalle catene montuose della costa nord-occidentale del canada fino a lambire l`oceano pacifico, senza chiedersi perche` una coppia di giovani e determinati ambientalisti abbia voluto percorrere, lungo l`arco di un intero anno e per di piu` a piedi, territori tanto aspri e ostili. quattro stagioni trascorse nella natura selvaggia, da soli, in luoghi inviolati, dove il tempo ha una dimensione sconosciuta e ogni giorno e` in gioco la sopravvivenza. la risposta si delinea pagina dopo pagina nel minuzioso racconto di questa avventura estrema: il desiderio di ritrovare nella natura l`essenza piu` pura della propria anima, prima che l`intervento dell`uomo distrugga il meraviglioso ma precario equilibrio di quei luoghi. e ogni luogo descritto nel libro lascia nella nostra memoria immagini indelebili di rara vividezza: il vento feroce della lost coast, gli iceberg di icy bay, il freddo intenso del bacino del copper river, i colori struggenti di un tramonto sul mare di bering, ma anche le zone devastate dalla deforestazione nella great bear rainforest, le aree gia` sottoposte allo sfruttamento minerario, e senza dimenticare gli incontri con le popolazioni locali e quelli, meno occasionali, con balene, orsi, alci o leoni marini. |