"le eriche, i rosmarini, i cisti selvatici ora sono immobili, spargono i loro profumi dolciastri nella bonaccia. il mare e` immoto, i gabbiani lanciano i loro gridi ripetuti. poi, d`un tratto, da lontano, il mare cambia colore. da una parte, vicino ali isola, rimane blu intenso: dall`altra, verso l`orizzonte, prende un tono biancastro, con riflessi d`acciaio. e l`effetto dell`incresparsi delle onde. il maestrale investe l`isola, di colpo, con tutta la sua potenza: i marosi si infrangono sui liscioni a picco, gli ericeti si piegano sotto le raffiche. tutta l`isola si gonfia, si scuote." per la prima volta dall`istituzione della riserva di montecristo (1971 ) e` stato concesso a un osservatore d`eccezione di vivere e muoversi liberamente sull`isola. un`esperienza unica, fatta di silenzi e incontri inattesi. osservando il suo tesoro naturale, montecristo diventa l`occasione per riflettere sul rapporto tra l`uomo e l`ambiente ponendoci di fronte a temi che trascendono i suoi stessi confini fisici. per trasportarci come su un`arca di noe` in uno spazio universale. |