"il filo di mezzogiorno" e` il primo romanzo pubblicato in italia che spiega il rapporto che si costruisce tra medico e paziente. un`esperienza psicanalitica che la grande scrittrice affronta dopo un episodio di depressione che la porta a un tentativo di suicidio. attraverso il racconto della paziente al suo medico si ricostruisce cronologicamente un`esistenza: la partenza dalla sicilia, la sistemazione a roma in pensioni di terza categoria, i corsi d`arte drammatica, la persecuzione fascista, la "follia" della madre, la difficolta` nei rapporti con l`altro sesso, l`amore per citto ("non facemmo la sciocchezza di sposarci ma il giuramento di restare insieme fino a quando l`amore ci avrebbe tenuti uniti"). le pagine piu` toccanti evocano le amiche d`infanzia, figure mitologiche, esemplari. scrittrice politica, militante, femminista, rifiutando la femminilita` convenzionale dell`inizio del secolo, la madre evito` alla figlia numerose trappole, ma la mise in una condizione d`inferiorita` di fronte a se stessa, cosa che si risolse soltanto col tempo. credendosi brutta, poco piacevole, goliarda sapienza riconosce di avere avuto il gusto del sacrificio, paura della pazzia, paura dell`amore (non riuscendo mai nemmeno a pronunciare la frase "ti amo"), paura della vita. |