una bicicletta, anzi due. per i semplici spostamenti quotidiani e per evadere dalla piana pratese-fiorentina, dove i confini si confondono e le identita` si annacquano. per fuggire, anche da se stessi: svoltando verso la campagna, sui colli del montalbano o del chianti classico, da carmignano a vinci e poi a greve, radda, gaiole, tra le strade del vino e la gente che lo fa, respirando sogni e fermentazioni alcoliche; sui saliscendi che furono di bartali e magni, di bitossi e nencini, di leonardo e pontormo. arrancando sulle polverose salite de l`eroica o affiancando un amico che corre in handbike; ripiombando tra le vie di prato, tra l`hockey e la palla grossa, fino a una libreria del centro, sotto lo sguardo sornione di curzio malaparte. |