da sempre il tragico e guido ceronetti si rispecchiano l`uno nell`altro, e oggi formano una perfetta coppia aristotelica che il destino attende, sfinita, in un sobborgo di atene - padre e figlia, antigone e il vecchio, sacralmente reietto, edipo. ma occupa principalmente il lavoro di ricerca dello scrittore un`appassionante domanda: "che cos`e` tragico". a differenza del tragico classico, che e` nobile sempre e appartiene all`esistenza e all`occidente, il tragico tascabile ha battute banali, che la storia sgombra tra i suoi detriti - e ha infiniti motivi per piangere. piu` di fedra preda di venere, piu` di amleto mancato vendicatore di sangue. tascabile: e` il tragico che compri all`edicola, quel che ti fulmina da una telefonata. ceronetti, con la sua lanterna, lo scopre, lo spiuma, lo seleziona. e perche` una finestra s`illumina di tragico e altre dieci, spesso piu` forti nel gridare la loro pena, restano buie? e chi decide che cos`e` tragico e cio` che non lo e`? i vagabondaggi dell`autore in cerca del nascosto fungo tragico sconosciuto valgono come testimonianza, ma si perdono nell`insolubile. a differenza di quello di sofocle, l`edipo tascabile non arrivera` mai a colono. |