"la porta stretta". di li` dovra` passare, secondo il vangelo di luca, chi voglia accedere al regno dei cieli. un varco intransitabile, se non si e` disposti a impegnare ogni forza in una lotta pericolosa e dall`esito mai scontato: "molti cercheranno di entrare, ma non vi riusciranno". l`immagine evangelica e` perfetta anche per raffigurare un passaggio universale della condizione umana, la fuoriuscita dalla minorita`. dolore, coraggio, decisione, necessita` e conflitto contrassegnano nel pensiero occidentale l`impresa di diventare maggiorenni. tuttavia, una volta intrapreso, il processo di emancipazione non si esaurira` nella compiutezza di uno stato finalmente raggiunto. adulti si ridiventa sempre di nuovo. di questo carattere processuale, agonistico e decisorio umberto curi rintraccia le massime espressioni filosofiche, religiose e letterarie - da platone a dostoevskij, dalla bibbia a shakespeare - e le lascia libere di testimoniare cio` che rimaneva inascoltato nelle loro esegesi abituali. cosi` il congedo dalla sudditanza, oltre che nell`appello di kant all`indocilita` ragionata poi irrisa da hegel, si vedra` declinato in posture "filiali" antitetiche, combattenti o inermi: nel parricidio consumato dell`edipo re sofocleo, in quello metaforico del sofista platonico o in quello depotenziato di amleto, ma anche, sorprendentemente, nell`obbedienza di abramo, che sta eretto di fronte al signore, o del cristo, che si lascia abitare dalla volonta` del padre... |