julius evola, come si legge nell`ultima pagina del suo libro, concluse "teoria e fenomenologia dell`individuo assoluto" nel 1924: uscira` in due tomi solo tre e sei anni dopo, mentre il giovane pensatore si stava gia` da tempo occupando di altro. e il periodo intensissimo dei suoi scritti e delle sue polemiche in ambiente esoterico-occultistico, filosofico-accademico e religioso-protestante. anche se sono apparsi diversi saggi su questi anni che vanno grosso modo dal 1924 al 1931 (diciamo dalla uscita della versione del "tao te` ching" alla conclusione dell`esperienza del gruppo di ur), nonche` siano state pubblicate alcune sue antologie di scritti dell`epoca, manca ancora uno studio organico specificatamente dedicato a questi tumultuosi cinque-sei anni ricchi di incontri e di scontri, di analisi e di polemiche, di conferme e ripensamenti. un periodo decisivo per la formazione della "visione del mondo" del giovane pensatore, fra i 26 e i 33 anni. adesso si aggiunge questo volume che inserisce un altro titolo nella collana delle sue "opere". nelle bibliografie evoliane, a cominciare da quelle compilate dallo stesso interessato, e` sempre presente "l`individuo e il divenire del mondo", che in realta` vero e proprio "libro" non e`, ma una piccola brochure di sole, ancorche` densissime, 40 pagine, pubblicato nei primi mesi del 1926 dalla romana libreria di scienze e lettere. evidentemente, pero`, considerato di grande importanza dal suo autore... |