"ecco, quella lunga sfilata di quinte rocciose, che chiudono in un abbraccio vertiginoso la piccola baia e il mio corpo, sono per me una delle infinite forme magnifiche che il diavolo, trasformista per antonomasia, sa prendere". negli anni cinquanta il lavoro cinematografico porta goliarda sapienza a positano, rivelandole un angolo di mondo quasi intatto, popolato da un`umanita` con una dolcezza sconosciuta. e la scoperta di una felicita` senza aggettivi. la conca protetta dalle montagne e dai silenzi del mare diventa il suo rifugio e risveglia le emozioni del corpo, a lungo inaridite dagli orrori della guerra e dalla frenesia della citta`. e li, tra l`oro e l`azzurro del mare, in un`atmosfera fuori dal tempo, una figura di donna si muove a passo di danza sulle scalinate del paese. la gente del posto la chiama principessa, ha una bellezza antica, gli occhi che cambiano colore. quello tra erica e goliarda e` un incontro felice, immerso in una pace che si avvicina all`ebbrezza: l`inizio di un rapporto che nel corso degli anni si fa sempre piu` intenso, tra i fantasmi del passato e le ombre imminenti. conoscersi, svelarsi, cambiare, sono i pilastri di quella vicinanza. una storia che la memoria non riesce a scolorire e anzi trasforma in romanzo: la rievocazione di un`amicizia perduta e l`affresco di un luogo che non esiste piu`, ma che rivive grazie a una scrittura sensoriale, vibrante di suggestioni. |