gerard depardieu mette in scena un monologo che piu` intimo non si puo` e con assoluta sincerita` ci racconta come e` andata, la sua vita, senza risparmiarsi verita` scomode: un`infanzia da figlio indesiderato, ma amato con rassegnazione dopo la nascita, il rapporto difficile con un padre analfabeta e violento, in una casa senza parole dove "nessuno diceva `buongiorno` a nessuno" e la vita "la imparavi guardandola"; e poi un`adolescenza da delinquente, senza scuola, senza educazione se non quella impartita dalla strada, tra furti, prostituzione e violenza. c`e` tutto in questa autobiografia, la miseria di un`esistenza sregolata ma anche il riscatto attraverso il teatro e il cinema, fino alla consacrazione tra i giganti della storia del cinema. ma soprattutto c`e` una dichiarazione d`amore libero e incondizionato per la vita: "e poi berrai il mio vino, e bevendolo ricorderai la mia risata. la mia risata grassa da contadino. e quanto ho amato la vita. va`, godi di ogni istante, e soprattutto sii felice." |