non tutti hanno la capacita` immediata di comprendere fino in fondo i segreti della montagna. vedono le cime come blocchi turriti, pilastri di roccia scabri e senza valore, ammassi di pietre inutili sorti qua e la` per capriccio del tempo. basta, pero`, alzare lo sguardo ed essere sovrastati dall`imponenza del mare verticale, con i suoi milioni di granelli di sabbia, per sentire nascere lo stupore. lo stupore che genera domande. le domande che generano misteri: chi ci sara` lassu`? vi abita qualcuno? e, se esiste, come sara` fatto? nei boschi, tra le rocce, dentro l`alba, sotto le foglie, sulle vette ancora inesplorate. li` dormono i segreti della montagna. e mauro corona ci accompagna ancora una volta a scoprirli, tendendoci la mano, aiutandoci a salire. ci esorta a giocare con il rimbalzo dell`eco, che vuole sempre l`ultima parola, ad ascoltare la voce del vento, che non sapremo mai da dove nasce. ci conduce lungo i ruscelli a spiare le ninfe dai lunghi capelli d`acqua, ci indica il sentiero per raggiungere il grande abete bianco - adagiando l`orecchio al tronco, sentiremo il suo cuore battere. la montagna e` viva, ha cinque sensi protesi a conoscere il mondo. e come tutti gli esseri speciali ha anche un senso in piu`: la percezione. grazie a lei, puo` scoprire in anticipo le barbare intenzioni dei politici che vogliono ferirla, strizzarla, spremerla fino a distruggerla, pur di incassare moneta sonante. |