corri, samba, corri! gli diceva cosi`, suo zio, quando giocavano insieme a far volare l`aquilone e vivevano ancora sotto il cielo rovente dell`africa. ma ormai samba non vive piu` in mali. da piu` di dieci anni la sua casa e` parigi. per arrivare in francia, in cerca di un riscatto e di un sogno, ha visto morire altri disgraziati come lui, ha avuto in bocca la sabbia ruvida del deserto, si e` lacerato le mani sui confini spinati dell`europa. per poterci rimanere ha stretto i denti, lavorato duro, lottato ogni minuto contro la sensazione strisciante e ostinata di inadeguatezza che gli faceva abbassare gli occhi. manca poco al traguardo, e un mattino decide di andare in questura a chiedere notizie della sua carta di soggiorno. quello stesso mattino la francia decide che di lui non vuole piu` saperne: lo arrestano su due piedi, lo rinchiudono nel centro di detenzione di vincennes, e d`improvviso samba cisse` diventa un irregolare, un clandestino. e deve ritornare a correre. per sfuggire la polizia, la poverta`, le parole insensate della burocrazia, l`amarezza che gli si pianta in gola. per riconquistare un posto nel mondo, un`identita`, un nome, e sopravvivere all`ingiustizia. tra lungosenna inondati di luce, scantinati freddi, vetrate da pulire sfiorando il cielo, sogni infranti, amicizie speciali, e un amore proibito, delphine coulin ci regala una commedia sociale agrodolce, poetica e implacabile, che potrebbe essere una storia vera e senza dubbio e` un canto al coraggio di rimanere liberi. |