bello e` un concetto di inquietante complessita`, un giacimento di idee e intuizioni dilatatosi nel tempo fino ai confini estremi della riflessione. bello, bellezza, sono tra le parole piu` ricorrenti per definire immagini, aure, fantasie e nutrire estri letterari, indugi filosofici. si parla di bello in riferimento all`aspetto di una persona, alla suggestione di un paesaggio, alla forza comunicativa di un`opera d`arte. ma si usa anche per indicare la capacita` argomentativa di un discorso, la qualita` di un`idea, la coerenza di una legge o la configurazione di una galassia. eppure, a dispetto di una cosi` grande diffusione, non vi e` affatto chiarezza ne` univocita` nel modo di intendere questo concetto. umberto curi delinea un percorso affascinante e innovativo che, muovendo dal mondo classico greco-latino, quando il bello era ritenuto il requisito di cio` che non mancava di nulla, conduce al pensiero moderno e contemporaneo e ai "tremendi" angeli rilkiani, quando ormai il bello deve lasciare spazio all`assenza. l`apparire del bello, suggerisce curi, coincide con la manifestazione di un`ambivalenza insuperabile, con la rivelazione di uno scandalo, con l`emergenza di una contraddizione, che tuttavia scalda il cuore e ci consola. |