la prima edizione dei "fiori del male" (giugno 1857) fu sottoposta a processo per oltraggio alla pubblica morale: sei poesie furono condannate ed espunte dal testo. seguirono altre due edizioni, una nel 1861, l`altra, postuma, nel 1868. il libro di baudelaire, compendio ed emblema della poesia moderna, giunge, con intatta fragranza, nel cuore della nostra epoca. atroce e dolcissimo, nei suoi versi accoglie il profumo degli angeli e il suono della metropoli, la seduzione della bellezza e la miseria del declino, l`azzurro di lontananze inattingibili e il tedio della ripetizione. in un ventaglio straordinario di registri e di toni, da` forma al grido delle passioni e al gelo dell`esilio, alle ferite dell`amore e al sapere amaro del viaggio. la traduzione di prete, con testo originale a fronte, e` condotta all`ombra delle forme metriche baudelariane e del loro ritmo. in un lavoro ventennale, di testo in testo, il traduttore ha cercato ogni volta la forma che meglio potesse corrispondere con il testo originale e che fosse, allo stesso tempo, in sintonia con la tradizione poetica italiana, con la sua lingua. una nuova traduzione di "les fleurs du mal", condotta sulla piu` moderna edizione critica dell`opera di charles baudelaire, che tiene conto, per ricostruire la vicenda testuale, anche dei volumi della "correspondance". |