questa storia dell`arte del primo novecento intende evitare la convenzionale sequenza di "ismi", cronologie, autori e opere celebri alla quale siamo spesso abituati. deponendo le categorie abituali, l`autrice articola l`esplorazione intorno ad alcune questioni critiche che illuminano da punti di vista differenti uno dei periodi piu` straordinari dell`intera storia dell`arte occidentale. muovendosi tra le polarita` dialettiche costituite da un lato da avanguardia e tradizione, dall`altro da propaganda e impegno, il saggio attraversa problemi di carattere formale e di tenore ideologico, fra i condizionamenti del mercato e della politica. al centro, discute i problemi propriamente linguistici posti dalla pittura, dalla scultura e dall`irruzione della realta` oggettuale nel dominio dell`arte, introducendo ai luoghi, concreti o metaforici, in cui gli artisti lavorarono: citta`, atelier, laboratori, palcoscenici. il volume non pretende di esaurire la vicenda dell`arte del periodo: sacrifica alcuni nomi, su altri insiste di continuo; privilegia certi movimenti artistici, lasciandone altri in ombra. attorno ai casi prescelti prova pero` a intessere un discorso plurale in cui le definizioni e le valutazioni critiche, all`interno di nuovi contesti e nel confronto reciproco, possono rimodellarsi e perfino capovolgersi. |