una vicenda criminale che non smette di porre interrogativi inquietanti e le cui propaggini arrivano fino ad oggi, come svelato dall`inchiesta mafia capitale sulla nuova cupola capeggiata da massimo carminati. e la storia della banda della magliana, un gruppo nato alla fine degli anni settanta e composto ai suoi primordi da malavitosi di borgata, figli maledetti del popolo e della miseria ma scaltri abbastanza per mettersi al servizio di poteri occulti, della mafia e delle frange eversive che miravano a destabilizzare il ppaese. scritto con il ritmo narrativo del romanzo e con una rigorosa aderenza ai fatti, questo libro di angela camuso ripercorre le tappe di un sodalizio che ancora ai nostri giorni occupa un posto di rilievo nell`olimpo della malavita imprenditoriale. l`autrice, che ha attinto per il suo lavoro a centinaia di documenti giudiziari, compresi quelli di mafia capitale, fa parlare i protagonisti senza omettere nomi, luoghi e circostanze in una sequenza agghiacciante di delitti e misteri: dall`omicidio del giornalista mino pecorelli, al sequestro moro, al rapimento di emanuela orlandi alla misteriosa morte, nel 2012, di angelo angelotti, il bandito che tradi` renatino de pedis. una storia che dura da quarant`anni grazie a una rete di insospettabili complici: prelati, magistrati, esponenti di forze dell`ordine e politici. nonostante una catena di clamorosi "pentimenti" e faide sanguinose, quelli della magliana non sono mai usciti di scena. |