prima ancora che economica, la crisi da cui tutti ci sentiamo attraversati si sta rivelando, essenzialmente, interiore. nella nostra societa`, caratterizzata dal venir meno dei tradizionali vincoli di fiducia e di responsabilita`, assistiamo infatti a un progressivo indebolimento delle forze mentali e motivazionali degli individui. se, come sembra, il dominio incontrastato della tecnologia ha tracciato l`unico orizzonte possibile di futuro, non vale piu` nemmeno la pena chiedersi se internet ci renda stupidi o intelligenti. la risposta c`e` gia`: essere sempre connessi con un altrove, "condividere" ogni esperienza per la paura di non percepirla come davvero reale, ci sta trasformando in persone disattente, distratte, dissociate. se non utilizzate in maniera consapevole, le tecnologie digitali - computer, social network, smartphone - riducono la capacita` di rimanere concentrati anche per pochi istanti su di un obiettivo, minano le nostre fondamenta corporee e percettive. sono tanti i fattori educativi e culturali legati allo stile di vita che determinano un simile scenario: crediamo che ogni minima difficolta` possa essere affrontata e superata per mezzo di pillole o aiuti esterni; ci sentiamo demotivati quando la nostra volonta` individuale e` ostacolata perche` in antitesi con la propensione al consumo; miti come "il talento" o le "capacita` innate" - supportati dal ricorso a una genetica non di rado fraintesa erodono la fiducia nelle capacita` personali del soggetto... |