a berlino est una donna vive apparentemente libera e felice. in realta` e` rosa da un male molto "moderno": l`insensibilita`, cui si e` condannata per evitare coinvolgimenti emotivi, per proteggersi da affetti e passioni che - lo sappiamo - non sono mai disgiunti da dispiaceri e sofferenze. "nell`amico estraneo per scuotere il lettore ho utilizzato un `sottotesto` che e`, come in cechov, un continuum. quando la protagonista dice `sto bene` si legge `sono infelice, disperata, sto male`. non sono nichilista, il nichilismo deprime, non attivizza e questo libro non deprime, ha un enorme effetto morale, perche` con la sua rabbia, la sua sincerita`, da` forza". (christoph hein) |