a waskeke, un`isola del new england, in cima a una collinetta erbosa, spicca una casa alta e stretta, la cui facciata semplice, rivestita di assi grigie, parla di agi e sobrieta`, di benessere e riserbo. e la casa di winn van meter da vent`anni, da quando livia, la sua secondogenita, era ancora in fasce e, per venti estati, il tempo e l`abitudine l`hanno trasformata in un sacro monolite sopra il quale il cielo estivo continua a fare capriole. in quella casa si sta per svolgere la festa di matrimonio di daphne, la primogenita di winn e biddy. tra le sue mura, con disappunto di winn, e` tutto un viavai di damigelle e di altre vestali del sacro fuoco delle nozze. biddy, la moglie di winn, bada ossessivamente ai preparativi. livia, shorts azzurri e gambe magre, si aggira come sempre accompagnata da una ventata d`aria di mare. daphne, come al solito, nasconde i suoi moti interiori dietro uno specchio fumoso di dolcezza e serenita`. sta per sposare greyson. un`ottima scelta, agli occhi di winn, poiche` greyson e` sempre affabile ed e` gia` avviato sulla strada per guadagnare una fortuna. winn, insomma, dovrebbe essere felice. ma c`e` qualcosa che l`angustia, qualcosa che gli dice che quella festa di nozze puo` anche trasformarsi in un infido percorso a ostacoli disseminato di occasioni di dire o fare qualcosa di sbagliato. sara` forse la sicura presenza alla cerimonia di jack fenn e di sua moglie fee, ex fiamma di winn? |