pubblicato per la prima volta nel 1956, "la morte dell`erba" e` diventato da allora un classico della narrativa, superando di gran lunga i ristretti confini del genere e della fantascienza. il libro muove dalla descrizione dell`agiata esistenza londinese di john custance e famiglia. ingegnere, john predilige i comfort della grande citta`, e tuttavia non disdegna di trascorrere lunghi soggiorni nella valle del westmorland, dove suo fratello david sovrintende con cura alla sua fattoria. la campagna e`, del resto, il luogo d`origine dei custance, oltre che il mondo per eccellenza della "englishness": un universo flemmatico, rispettabile, idilliaco, fatto di "campi fertili, cittadine tranquille e borghesi pasciuti, di cassette delle lettere, birre, partite di cricket, te` del pomeriggio e correttezza". un mondo che non batte ciglio dinanzi alle prime allarmanti notizie che giungono dall`estremo oriente. un virus del riso altamente contagioso - chiamato chung-li - si sta diffondendo a macchia d`olio nella cina comunista, distruggendo coltivazioni, causando carestia e tumulti e mettendo a repentaglio la vita di milioni di persone. la flemma e la correttezza inglesi si sciolgono, tuttavia, come neve al sole quando, alla quinta mutazione, il chung-li si mostra in grado di danneggiare ogni tipo di pianta appartenente alla famiglia delle graminacee, compresi grano, orzo, avena e segale, e dilaga ovunque in europa, fino ad attraversare l`atlantico e giungere in america... |